Mese: Settembre 2023

Concorso di progettazione della palazzina nuova sede consortile in Comune di Cagliari, Loc. Giorgino – Cagliari

PREMESSA:

La filosofia progettuale utilizzata è la sintesi dei desiderata esplicitati nel documento preliminare alla progettazione con  la precisa volontà di un inserimento dell’opera realizzanda in un contesto con forti e contrastanti caratterizzazioni. Trovandoci in una evidente condizione di “water front”, l’area risulta  dominata da costruzioni con decise finalità produttive (Porto Canale), ma allo stesso tempo risulta avvolta da un contesto ambientale, con ovvia valenza umida, che alla fine risulta considerato e tutelato solo parzialmente dall’antropizzazione limitrofa.

Ora l’idea progettuale si spinge alla massima conseguenza: realizzare una struttura che si inserisca in un contesto “portuale”, ma che non tralasci la fruizione del contesto, con più di un occhio di riguardo nei confronti del risparmio energetico e del genius loci.  

Criteri di progetto.    
Aspetti tecnici e progettuali.

L’area di intervento è stata contornata da una alberatura e da una piantumazione cadenzata, che crea un effetto di membrana permeabile alla vista. L’inserimento di aree verdi intorno ed all’interno del lotto rendono il più possibile gradevole e meno impattante l’intervento.   L’edificio si presenta suddiviso in due blocchi principali.

Uno, destinato prettamente alla zona uffici, con andamento parallelo al piazzale fronte chiesetta di S.Efisio, è suddiviso in 3 livelli, con la parte inferiore destinata ai parcheggi.

L’altro risulta “attraversare” il precedente blocco secondo un asse inclinato. La parte che si presenta sul fronte (lato piazzale della chiesetta), a sbalzo sull’ingresso, contiene la hall e la reception e termina sul giardino interno del quale si gode la vista da tutti e tre i livelli di entrambi i blocchi. La parte terminale, quella introversa rispetto al lotto, si chiude con l’Auditorium, caratterizzato da una particolare forma organica, completamente rivestito in lastre di titanio.  

La struttura portante è composta da portali costruiti in travi tralicciate di acciaio inox, con luce da circa 12 metri, che risultano controventati da ulteriori tralicci con le medesime caratteristiche dei portali. Questa soluzione è un evidente richiamo alle strutture metalliche che caratterizzano il contesto costruito, senza risultare otticamente particolarmente invasivi, anzi dando una percezione della struttura di leggerezze e trasparenza.

L’involucro esterno merita un’attenzione particolare: si è valutata sia l’esposizione all’irraggiamento solare per molte ore durante la giornata e che della particolare esposizione dell’edificio ai venti. L’idea di sfruttare queste condizioni a vantaggio della costruzione ha portato alla realizzazione di un involucro a “doppia pelle” costituito da pareti  vetrate che danno origine ad un organismo che respira. Infatti mediante un effetto camino si riesce a creare una lama d’aria  interna alle due pareti di cristallo che consente un ottimale abbattimento della temperatura interna all’edificio, garantendo, unitamente agli impianti di climatizzazione opportunamente dimensionati, un confort igrotermico ottimale con un basso bilancio energetico. Con questo tipo di accorgimenti si riesce ad generare una costruzione “passiva”, che con l’utilizzo di celle fotovoltaiche riesca ad essere energeticamente autosufficiente (almeno nelle ore di soleggiamento diretto). L’idea di creare una sinergia tra tecnologia ed architettura ha generato, quindi, una sorta di membrana trasparente dove interno ed esterno diventano un continuum.

La parte di rivestimento del volume a sbalzo è stata invece pensata opaca, ma conserva comunque le medesime caratteristiche di ventilazione naturale di quella traslucida.   

L’Auditorium è l’elemento formale che un po’ si scosta dalla impostazione rigida ma funzionale dell’intero complesso. E’ l’elemento architettonico caratterizzante. La filosofia organica viene recepita anche sotto l’aspetto strutturale.

La sua struttura portante è realizzata in travi curve in legno lamellare.  

In complesso il progetto così pensato tiene ben presenti le esigenze di sostenibilità necessarie per i nuovi interventi ed al medesimo tempo le richieste dei fruitori finali dell’opera. Insomma ci si trova davanti ad un complesso non avulso dal contesto ma con una sua personalità.

ABACO DELLE SUPERFICI.

  • Piano Terra
    • Blocco uffici superficie di mq. 300 per ala  [Archivio]
    • Blocco hall   superficie di mq. 150 [uffici open space]
    • Area stagna superficie di mq. 120 [ascensori e scala interna]
  • Piano Primo
    • Blocco uffici superficie di mq. 300 per ala  [uffici]
    • Blocco hall   superficie di mq. 220
    • Area stagna superficie di mq. 120 [ascensori e scala interna]
  • Piano Secondo
    • Blocco uffici superficie di mq. 300 per ala  [uffici presidente e direttore generale]
    • Blocco hall   superficie di mq. 200
    • Area stagna superficie di mq. 120 [ascensori e scala interna]
  • Auditorium
    • Superficie globale di mq. 450
  • Totale Superficie      di  mq. 3200 ca.


SCHEMI DISTRIBUTIVI DEGLI IMPIANTI.

I caratteri dello spazio pubblico, le connessioni urbane, il rispetto della morfologia, l’inclusione del paesaggio naturale, hanno influenzato la ricerca della soluzione; così pure l’organizzazione delle funzioni e delle attività interne all’organismo architettonico sono parti di un unico sistema spaziale pensato per un’espressione concreta e significativa della configurazione urbana lungo la S.S. 554.

Questi sono i principi del progetto individuati sulla base delle finalità preposte e secondo le metodologia e i concetti che ci hanno guidato dall’elaborazione dell’idea al progetto finale.

TAVOLE DEL PROGETTO PRELIMINARE.

Gli aspetti che contraddistinguono l’architettura del residence universitario sono riconducibili a:

STUDIO DI RENDIMENTO ENERGETICO.

L’aggregazione degli spazi nasce dalla necessità di offrire all’utenza, un impianto semplice, di facile fruizione, con funzioni immediatamente riconoscibili e condizioni spaziali “familiari”.

PIANO DI MANUTENZIONE E GESTIONE.

Il problema centrale posto nel processo di progettazione è quello del rapporto tra edificio e ambiente e della ricerca di soluzioni sostenibili, favorendo l’aumento del comfort convenzionale e l’ottimizzazione dei consumi energetici.

VALUTAZIONE PRELIMINARE DEI COSTI DI REALIZZAZIONE.

Il problema centrale posto nel processo di progettazione è quello del rapporto tra edificio e ambiente e della ricerca di soluzioni sostenibili, favorendo l’aumento del comfort convenzionale e l’ottimizzazione dei consumi energetici.

PROGRAMMA DI REALIZZAZIONE PER FASI DEL PROGETTO.

Il problema centrale posto nel processo di progettazione è quello del rapporto tra edificio e ambiente e della ricerca di soluzioni sostenibili, favorendo l’aumento del comfort convenzionale e l’ottimizzazione dei consumi energetici.

PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA.

Il problema centrale posto nel processo di progettazione è quello del rapporto tra edificio e ambiente e della ricerca di soluzioni sostenibili, favorendo l’aumento del comfort convenzionale e l’ottimizzazione dei consumi energetici.

Sistemazione Piazza Palme Donori

Il progetto prevede il completo rifacimento della piazza compresa fra il Viale Europa e la Via Beccia nonché la sistemazione dell’area a monte compresa fra la via Beccia e la Via Tiziano. La piazza, contornata da aiuole sistemate a verde, aventi lo scopo di raccordare il piano di calpestio con i marciapiedi circostanti, è accessibile tramite due scalinate ed una rampa di ridotta pendenza, posta in prossimità dell’incrocio tra le strade suddette.

La pavimentazione è realizzata in marmo, con cordoli e cornici di colore scuro in basalto, disponendo elementi di diverse dimensioni in diverse tessiture. Sono state collocate due panchine con tavolo, di forma semicircolare, in muratura con piano di seduta in pietra, altre otto panchine sono in legno. E’ stata pure realizzata una fontana posizionata in corrispondenza della rampa d’accesso: di pianta circolare, costituita da blocchi in pietra bianca a sezione trapezoidale.

PR, DL, CSP/CSE per intervento di completamento del parco sportivo comunale – Lotto 2 – Sarroch

Per la realizzazione del nuovo parco sportivo comunale l’Amministrazione di Sarroch ha individuato un’area, di circa 3,5 ha, in zona S3 detta “Planu Santu” a nord della ex strada statale per Pula, con accesso sul prolungamento della Via S. Giorgio, con fronte sulla lottizzazione “Tanca s’Eredadi”. L’area di progetto, situata nelle immediate vicinanze del centro cittadino di Sarroch, da cui è facilmente accessibile, è caratterizzata dalla forte presenza paesaggistica derivata dalla vicinanza dei monti che caratterizzano la zona ma allo stesso tempo risente della vicinanza alle nuove lottizzazioni che in qualche misura la contornano. La situazione ante-opera dell’area era determinata dalla compresenza dei lavori relativi al I° lotto funzionale, che ha dato origine alla realizzazione degli spogliatoi e dei campi sportivi all’aperto, e delle opere incomplete relative sia alla sistemazione del lotto che alla struttura polivalente, che costituisce la parte più rilevante, sia in termini funzionali che dimensionali e architettonici, del parco sportivo comunale.

Il progetto sviluppa la riconversione dell’edificio come struttura polifunzionale / Auditorium mantenendo l’organismo edilizio sostanzialmente inalterato dal punto di vista distributivo ma completandolo in tutte le sue parti. La struttura essendo rimasta per lungo tempo in stato di abbandono presentava corrosione delle armature e esigui spessori del copriferro.

Le opere strutturali già realizzate erano:

  • Fondazioni
  • Pilastri del 1° e 2° livello
  • Travi e solai del 1° livello
  • Coperture dei locali principali.

 Restano da completare le seguenti opere:

  • Travi e solai del 2° livello
  • Copertura della sala principale

A livello architettonico sono stati riscontrati alcune criticità relative ad spazi esigui, lucernai mal orientati, organizzazione non ottimale dei servizi e degli accessi, eccessiva articolazione dei partiti di facciata, necessità di eliminare le gradonate esistenti.

In fase di progetto si è scelto di operare per le seguenti soluzioni:  realizzare una sala principale con quota del solaio piu bassa e posizionamento di lucernai  lineari trasversali per sfruttare l’illuminazione naturale; realizzazione di sale espositive laterali  con bow windows dotate di sedute interne per gli atleti; realizzazione di blocchi bagni in corrispondenza della sala grande e di quelle secondarie. L’ingresso principale è stato realizzato con l’aggiunta di un volume vetrato che si affaccia sulla piccola piazza pavimentata posta sul fronte principale.

A Livello impiantistico è stato realizzato ex novo un nuovo impianto elettrico  con la posa di nuovi riflettori per l’illuminazione dell’auditorium. L’edificio sarà dotato anche di un impianto fotovoltaico in copertura. È  previsto anche un impianto di condizionamento aria-acqua nella parte dove si svolge attività sportiva.

Completamento della messa in sicurezza sotto il profilo impiantistico, antincendio, strutturale e funzionale del complesso immobiliare, di proprietà regionale, sede del Consiglio regionale della Sardegna

Il Progetto in fase di PFTE prevede dei lavori sugli interni del Corpo C del palazzo sede del Consiglio Regionale della Sardegna. Questo Corpo si affaccia sulla Via Cavour del quartiere di Marina a Cagliari.

I lavori di progettazione sono partiti da un rilievo totale con l’utilizzo di una videocamera 360° cosi da ottenere una documentazione fotografica e video completa. Inoltre è stato utilizzato uno strumento laser scanner 3D tale da ottenere una nuvola di punti misurabile dello stato reale dell’immobile.

 Le scelte progettuali sono state effettuate tenendo presente il quadro esigenziale nel suo complesso e degli interventi effettivamente realizzabili. Le scelte sono state influenzate anche da considerazioni generali sulla struttura dell’edificio che presenta delle inevitabili carenze dovute al trascorrere del tempo e all’inevitabile invecchiamento delle varie componenti. Questo ha condotto a individuare delle priorità di intervento che, anche se parziali o settoriali rispetto all’obiettivo globale, risultano congruenti ed efficaci rispetto alla meta finale.

Gli interventi si concentrano principalmente sull’adeguamento alla normativa antincendio, l’abbattimento delle barriere architettoniche e alcune opere di modifiche al layout interno.

Nello specifico si prevedono: la sostituzione delle porte attuali con altre di tipo REI, dei placcaggi a parete e soffitto/ controsoffitti; la realizzazione di aree compartimentate e di un nuovo impianto per lo spegnimento automatico ad aerosol e impianto meccanico di estrazione dei fumi; nuovo impianto di diffusione sonora EVAC , rifacimento integrale  della rete dati, efficientamento energetico e Relamping degli impianti elettrici e illuminazione ordinaria e d’emergenza.

Progettazione degli interventi di ristrutturazione di alcuni fabbricati delle linee ferroviarie regionali sarde destinate a uso turistico a valere sulle risorse del PNRR

Il progetto esecutivo verte sulla ristrutturazione di diversi fabbricati appartenuti alle Linee Ferroviarie Regionali Sarde e destinati a uso turistico.  Gli interventi hanno interessato i vecchi fabbricati viaggiatori oggi in disuso, i magazzini e le foresterie di Palau, Arbatax, Gairo Tarquisa, Bosa Marina e la casa cantoniera di Mandas. Molti di questi edifici rappresentano una testimonianza storica dei canoni costruttivi delle epoche in cui sono stati realizzati e per questo si è scelto di intervenire preservando i caratteri contraddistintivi di ciascun fabbricato eliminando eventuali superfetazioni incoerenti di epoca recente. Soprattutto in facciata si è preferito conservare, restaurare e integrare gli elementi di pregio storico ed estetico e, dove possibile, mantenere l’intonaco esistente.
Alcune delle strutture portanti si sono rivelate stabili nonostante lo stato di abbandono e l’obsolescenza dei materiali utilizzati soprattutto per l’involucro esterno. I solai intermedi sono stati rinforzati o ricostruiti in stile. Per quanto riguarda l’unica casa cantoniera è stato necessario prevedere la ricostruzione da zero del solaio e della copertura basandosi su un’analisi delle strutture a servizio delle ferrovie della stessa epoca.  Interessante il lavoro di catalogazione degli infissi interni ed esterni in alcuni casi originali dei primi anni del ‘900. Di questi è stata proposta una ricostruzione con le stesse caratteristiche e finiture degli originali.

Crediti delle foto:
1. Corda Elettrio, Le contrastate vaporiere:1864-1984, 120 anni di vicende delle ferrovie della Sardegna dalle reali ale statali, dalle secondarie alle complementari- tip. Chiarella,1984;
2. Ogliari Francesco, Storia dei trasporti italiani, vol. 32-35- La sospirata rete, 1961;
3. Altara Edoardo, Binaria Golfo Aranci: Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, ed. Albertelli, 1992.

Parco Archeologico dell’Appia Antica, Roma.Restauro conservativo nel Mausoleo di Cecilia Metella

Il monumento di Cecilia Metella e il Castrum Caetani costituiscono nel loro insieme uno dei più importanti e riconosciuti complessi monumentali dell’Appia Antica, Il complesso è collocato nel quadrante sud-est della città, all’interno del VII Municipio di Roma Capitale, fra il III e il IV miglio della Via Appia Antica. La tomba di Cecilia Metella è stata costruita fra il 30 e il 20 a.C. durante il principato di Augusto. All’interno è collocata una camera sepolcrale di forma conica aperta sulla sommità con un oculus, la camera custodiva il corpo di una ricca matrona romana appartenente a una delle famiglie nobili più importanti del tempo e probabilmente nuora del famoso Marco Licinio Crasso, membro con Cesare e Pompeo del I triumvirato nel 59 a.C.

Il Mausoleo di Cecilia Metella, se si eccettua lo spoglio del rivestimento in opera quadrata della base, risulta sostanzialmente conservato e appare anche visitabile fino alla camera funeraria interna. Nello specifico, sono previste le seguenti opere:
– Restauro conservativo del tamburo del Mausoleo di Cecilia Metella;
– Eliminazione delle infiltrazioni localizzate in corrispondenza del dromos superiore fra paramento esterno e nucleo murario;
– Controllo e verifica dello stato di conservazione delle strutture murarie del Palazzo Caetani con particolare riguardo alle creste murarie;
– Progettazione architettonica e strutturale finalizzata alla realizzazione futura di un camminamento che dalla quota del piano nobile incrementi la fruizione del sito.

Attualmente, il mausoleo si presenta così: il Basamento, rivestito in opera quadrata realizzata in blocchi di travertino disposti in diatoni e ortostati, vengono completamente spogliati durante il Quattrocento quando viene deciso dal Papa di demolire tutto il mausoleo; il Tamburo è in opus caementicium con rivestimento in blocchi di travertino e muratura terminale della fase medievale realizzata in blocchetti di peperino. Questo conserva quasi totalmente il rivestimento originale in travertino e l’elegante fregio che ne corona la parte sommitale, composto da una fascia inferiore decorata con festoni fitomorfi che si alternano ai monumentali bucrani, delimitata ai lati da due figure maschili, e da una fascia superiore con modanatura aggettante In generale, lo stato delle strutture presenta uno stato di degrado a carico dei paramenti murari dovute a infiltrazioni fra rivestimento e nucleo cementizio in corrispondenza del dromos superiore.

Dall’analisi del rivestimento lapideo si rileva quanto segue:
– Depositi superficiali coerenti ed incoerenti
– Presenza di patine biologiche
– Fessurazioni/fratturazioni/scagliature
– Mancanze di alcune porzioni della decorazione marmorea del fregio
– Stuccature di varia natura
– Elementi metallici sulle superfici di travertino
– Vegetazione infestante
– Croste nere
– Difetti di coesione
– Patine bruno aranciate

A partire da questa analisi, la ristrutturazione comprenderà le seguenti operazioni:
– Rimozione dei depositi superficiali incoerenti
– Rimozione patine biologiche
– Pulitura volta alla rimozione di depositi coerenti di notevole spessore quali croste nere o strati carbonatati

con mezzi meccanici manuali e/o con strumentazioni di precisione, nonché di depositi superficiali coerenti, concrezioni, incrostazioni, scialbi e/o ridipinture mediante strumentazione laser.
– Operazioni di stuccatura, microstuccatura e presentazione estetica
– Operazioni di integrazione di parti mancanti
– Rimozione e/o trattamento elementi metallici
– Ristabilimento della coesione
– Operazioni di consolidamento
– Rimozione stuccature da interventi precedenti
– Stuccatura di fessurazioni, fratturazioni

Ristrutturazione e adeguamento strutturale sala settoria – Milano

La ristrutturazione della sala settoria dell’ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico è consistita nella riorganizzazione degli spazi con la creazione di una nuova sala completa di filtro-spogliatoio per l’accesso e la decontaminazione del personale, la realizzazione di un ufficio di refertazione con visiva sulla settoria al fine di permettere l’esecuzione di autopsie alla presenza di persone diverse dagli operatori (studenti, magistrati, ecc.), la realizzazione di un locale destinato a laboratorio e sala prelievi d’organo, servizi igienici e spogliatoi di supporto.

Translate »