La Grotta Verde si trova all’estremità occidentale della Baia di Porto Conte, a mezza costa del versante orientale della penisola di Capo Caccia, nelle vicinanze della più conosciuta Grotta di Nettuno. L’ingresso alla grotta si affaccia verso E -SE con vista verso la Baia, a circa 75 m di altezza sul mare; l’interno è costituito da una grande cavità carsica con pareti di calcare del Mesozoico e con stalagmiti dalle patine organiche verdi, da cui deriva il nome della grotta. Un laghetto d’acqua salmastra ricopre diversi ambienti. L’accesso alla grotta avviene attraverso una scalinata che, partendo dal piano della strada per Capo Caccia, scende per una ventina di metri sino ad un cancelletto situato all’imboccatura della grotta.
Il Comune di Alghero nel 2008 ha esperito una gara per l’affidamento dell’incarico di progettazione, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza, volte alla realizzazione delle opere infrastrutturali finalizzate alla conservazione, valorizzazione e fruizione della Grotta Verde.
Il progetto ha previsto delle fasi preliminari di indagini archeologiche con il coinvolgimento della Soprintendenza Archeologica di Sassari e previsto un sistema di monitoraggio ambientale prima e dopo l’apertura al pubblico.

STATO DI FATTO
L’area in oggetto è stata sottoposta a precedenti interventi che riguardano: centro di prima accoglienza, camminamento esterno, scalinata esterna, interno della grotta verde.
In particolare, il centro di prima accoglienza, realizzato in legno, aveva subito diversi danni a causa del maltempo e presentava degli elementi da sostituire. Il camminamento esterno è un percorso di accesso alla scalinata esterna ed è stato realizzato in calcestruzzo architettonico. Prima dell’intervento, la staccionata risultava ammalorata in diversi punti e nei pressi del belvedere era stata danneggiata da un incendio. La scalinata esterna si presentava in buone condizioni generali mentre, all’interno della grotta verde, era stata realizzata parzialmente una passerella completamente metallica con finitura lucida, con parapetti su entrambi i lati e pavimento in lamiera forata.

PROGETTO
Il primo intervento ha riguardato la sostituzione della staccionata in legno, per un tratto pari a circa 50 metri, distribuito sui lati destro e sinistro. La scalinata esterna ha necessitato della realizzazione di un sistema antiscivolo nei gradini e dell’integrazione del parapetto in acciaio in alcuni punti laddove non era presente. Invece, dove presente il parapetto in muratura, è stato sufficiente inserire un corrimano.
Per valorizzare il camminamento verso la grotta e renderlo più fruibile, è stato inserito un sistema di illuminazione a led per il contenimento dei consumi energetici che rimane alimentato in caso di black-out. Le luci illuminano in modo radente il pavimento e sono puntate verso la strada, senza abbagliarla, per evitare un eventuale inquinamento luminoso dal mare. Il drenaggio delle acque meteoriche non ha costituito una particolare difficoltà, le uniche zone nelle quali si manifestava un leggero accumulo d’acqua erano i pianerottoli, dove sono state inserite delle canalette lineari prefabbricate, realizzata in calcestruzzo sinterizzato. Dalla canaletta l’acqua viene espulsa mediante un buttafuori, direttamente nella scarpata sottostante.

All’interno della grotta, sono stati realizzati una serie di interventi in considerazione della pericolosità intrinseca del sito; le scelte progettuali sono state verso soluzioni capaci di individuare percorsi obbligati per i visitatori che, pur consentendo la completa visione degli elementi di pregio che caratterizzano la grotta, impedissero di raggiungere zone pericolose. Il percorso interno alterna passerelle con scale realizzate interamente in acciaio inossidabile. Sulla base dei rilievi effettuati e delle indicazioni fornite dalle Soprintendenze Architettonica e Archeologica, il progetto è stato sviluppato avendo cura di salvaguardare in senso assoluto tutti gli elementi di pregio che caratterizzano la grotta. In questo modo è stato possibile realizzare un percorso che non interferisce con il normale equilibrio idrico della cavità, vista l’assenza di fenomeni di stillicidio primario all’interno dello stesso.
Il percorso si divide in tre tratti principali: ingresso, archeologico e mediano.



Per quanto riguarda l’illuminazione interna della grotta, è stato realizzato un sistema di illuminamento necessario ad evidenziare il percorso che i visitatori devono seguire, inserendo, per quanto possibile, delle mini luci anche nei gradini delle scale, nonché un sistema di illuminamento scenografico per valorizzare le peculiarità geologiche delle formazioni rocciose presenti nella grotta, utilizzando apparecchi dedicati con tonalità di colore adeguata al tipo formazione da illuminare. Anche qui la tipologia dei corpi illuminanti è del tipo a LED a bassa emissione termica, sia al fine di minimizzare i consumi, sia al fine di non indurre mutamenti del microclima che potrebbero compromettere in qualche modo il naturale microclima della grotta.
La progettazione degli interventi necessari per la fruizione della grotta verde è stata condotta, sin dalle fasi preliminari, tenendo conto dei particolari vincoli che caratterizzano il sito, primo tra tutti il vincolo archeologico. Inoltre, la messa in sicurezza dei punti franosi ha già favorito la conservazione dello stato attuale.
