Consulenza Sicurezza Fabiani per lavori di realizzazione della variante di Codogno “ex S.S. 234 Cognese” – Lodi

A seguito del trasferimento della rete stradale ex ANAS, sono entrate a far parte del patrimonio provinciale alcune arterie (ex S.S. 234, ex S.S. 235) che costituiscono parte del reticolo fondamentale della viabilità ordinaria provinciale. Insieme alla S.S. 9 Via Emilia, infatti, la ex S.S. 234 e la ex S.S. 235 innervano il territorio in direzione nord sud ed est ovest, connettendo peraltro la rete provinciale con le province limitrofe. La ex SS 234 costituisce asse nevralgico fondamentale della rete stradale principale della Provincia di Lodi: attraversa il territorio provinciale collegando le province di Pavia e Cremona e tocca i centri abitati di Orio Litta, Ospedaletto Lodigiano, Somaglia, Casalpusterlengo, Codogno, Cavacurta e Maleo. Mentre l’attraversamento del centro di Casalpusterlengo, dove si incontrano la S.S. 9 e la ex S.S. 234, sarà migliorato con la costruzione di una variante esterna alla città lungo la S.S. 9, prevista dall’ANAS, questo Ente ha predisposto il progetto di una variante al tracciato urbano della Ex S.S. 234 nel Comune di Codogno escludendo sia l’ipotesi di sviluppo ad est dell’abitato di Codogno, sia un potenziamento dell’attuale sede della ex S.S. 234 per difficoltà fisiche e geometriche e adottando quindi l’unica alternativa di corridoio, a Nord degli sviluppi insediativi della città di Codogno. Al momento del progetto l’arteria attuale presentava valori di TGM disomogenei lungo il tracciato, con percentuale di veicoli pesanti pari rispettivamente al 12 %. A fronte di tale dato, il flusso di veicoli all’interno del centro abitato di Codogno risultava per effetto del solo contributo della ex S.S. 234, ormai insostenibile, causa l’assoluta assenza di alternative viabilistiche al tracciato, che rende quindi obbligato il transito in esso. Il tracciato presentava infatti una sezione assolutamente insufficiente ai livelli di traffico (carreggiata con larghezza pari a mt 7,00 e banchine inerbite, con larghezza pari mediamente a 50 cm) ed una geometria non adatta a garantire i livelli d’esercizio alla quale è soggetta. L’intera sede dell’attuale S.P. 234, come detto, era costituita dalla sezione stradale estremamente limitata, e dal tracciato, che si svolge con andamento sinuoso, attraverso il centro abitato di Codogno dove sono presenti numerose intersezioni a raso inadeguate e poco sicure. Il livello di servizio del tracciato in osservazione, già abbondantemente compromesso dalle caratteristiche geometriche della strada, era ulteriormente aggravato dalle singole criticità dei centri di Codogno e Casalpusterlengo che erano veri e propri punti pericolosi, in particolar modo l’attraversamento dei centri abitati e le intersezioni con le strade provinciali che conducono alla città. Non a caso il percorso urbano in Comune di Codogno della ex S.S. 234 è governato da ben cinque impianti semaforici in prossimità delle intersezioni principali (tre solo a Casalpusterlengo), creando non pochi disagi e al traffico viario e alla popolazione residente (inquinamento ambientale ed acustico).

La ricerca dell’ottimizzazione progettuale ha rappresentato il primo obiettivo da perseguire nella fase di progetto preliminare: l’analisi di tutti i fattori in riferimento alla raccolta di tutte le informazioni (cartografiche, urbanistiche, geotecniche, idrauliche, ecc.), agli incontri con i Comuni e gli Enti interessati dal previsto potenziamento della ex S.S. “234” Codognese, hanno fatto emergere alcune importanti “criticità” che sono state affrontate nel corso del presente progetto. La prima criticità è stata rappresentata dalla scelta del nuovo tracciato su cui si è andato a sviluppare la variante della ex S. S. 234, sia sotto l’aspetto funzionale (sezione tipo, tipologia dei manufatti, tipologia degli svincoli) sia sotto l’aspetto territoriale/ambientale (limitazione degli impatti, progetto delle opere a verde e di mitigazione, raccolta e trattamento delle acque di piattaforma e degli sversamenti accidentali). Il tratto di riqualificazione attraversa aree che presentano differenti vocazioni urbanistiche, con alternanza di aree caratterizzate da insediamenti abitativi e produttivi/commerciali e di zone con vocazione agricola. Si sono quindi dovute ricercare soluzioni che, pur garantendo le necessarie relazioni e attraversamenti, si presentassero sostenibili anche dal punto di vista ambientale e della sicurezza. In sede di progetto preliminare si sono analizzate tre principali soluzioni di tracciato ossia:

  1. Allargamento e potenziamento in sede esistente,
  2. Tracciato in nuova sede a sud del Comune di Codogno
  3. Tracciato in nuova sede a nord del Comune di Codogno

Dopo un’accurata analisi dello stato dei luoghi si è proceduto allo sviluppo del tracciato a nord di Codogno dando continuità allo sviluppo urbanistico, insediativo, di carattere viabilistico ed ambientale, soluzione sostenuta anche dal parare favorevole espresso da tutti gli Enti interessati. Al fine di ovviare alle già esposte situazioni disagiate, derivanti dall’andamento e dalla posizione dell’attuale tracciato, in progetto è stata prevista una variante esterna alla città con funzione di “tangenziale” e collegamento  veloce alla viabilità principale, ed adegua-mento delle intersezioni principali. Il tracciato principale si sviluppa per circa 7000,00 metri comprende una piattaforma stradale con una corsia per senso di marcia per un calibro stradale complessivo di 10.50 m. Tale arteria, per facilità di rappresentazione e descrizione, può essere suddivisa in 6 tratti funzionali:

•             Tratto n° 1: Intersezione S.P. 27 – S.P. 108 (circa 1300 metri) ;

•             Tratto n° 2: Intersezione S.P. 108 – Rotatoria comparto C5 (circa 1800 metri);

•             Tratto n° 3: Rotatoria Comparto C5 – Intersezione ex S.S. 591(circa 900 metri);

•             Tratto n° 4: Intersezione ex S.S. 591 – Sottopasso S.C. Maiocca (circa 1200 metri);

•             Tratto n° 5: Sottopasso S.C. Maiocca – Svincolo ex S.S. 234 (circa 600 metri);

•             Tratto n° 6: Svincolo ex S.S. 234 – Svincolo S.S. 9 (circa 1200 metri);

Il Tratto n° 1 ha inizio in prossimità dell’intersezione con l’attuale rotatoria esistente sulla S.P. 27 “Castiglione d’Adda – Castelnuovo Bocca d’Adda” posta all’innesto con la nuova variante esterna al centro abitato di Maleo, ove si sviluppa per complessivi 1300 metri (se-zioni 1-96) con valori della livelletta pari a –0.01% e un solo raccordo altimetrico di tipo convesso convesso avente raggio 6500m, sino ad intersecare l’attuale sede stendale della s.p. 108 “Codogno – Cavacurta” dove il flusso dei veicoli verrà regolamentato mediante la realizza-zione di una rotatoria avente raggio esterno pari a 24,50 metri ed una corona giratoria di metri 8.00; In corrispondenza della sezione n° 28 alla progressiva 259,50 è prevista la realizzazione di un sottopasso prefabbricato per permettere il collegamento viabilistico delle cascine limitrofe con le proprie attività agricole.

Il Tratto n° 2, si sviluppa per complessivi 1.800 metri (sezioni 96-217), con una livelletta che varia dal 0,16% al –0,18% e due raccordi altimetrici il primo di tipo convesso il secondo concavo rispettivamente di raggi 30000 m e 10000 m, dall’intersezione con la rotatoria in progetto sulla s.p. 108, proseguendo in aperta campagna sino alla sezione 217, dove è prevista la realizzazione di una rotatoria a servizio del nuovo comparto di lottizzazione C5 in Comune di Codogno. Da tale rotonda parte una strada vicinale di  circa 1100 metri e di calibro 5 m che collega l’asta principale con la cascina Ranera e la cascina Reghinerola. Ta-le tratto, prevede inoltre alla sezione 134, progressiva 1.841,22, la realizzazione di un sottopasso prefabbricato per permettere il collegamento viabilistico tra le realtà agricole esistenti i tale zona.

Il Tratto n° 3 prevede il suo sviluppo per circa 900,00 metri (sezioni 217-282), la livelletta in questo tratto si mantiene costante a 0,36% e presenta un primo raccordo altimetrico concavo di raggio 10000 metri e il secondo convesso di raggio 10000 metri. Il lotto parte dalla rotatoria in progetto a servizio del comparto C5, avente raggio pari a 24,50 metri e corona giratoria di 8,00 metri, sino all’intersezione con l’attuale sede della ex S.S. 591 “Cremasca”. In tale tratto l’opera prevede la realizzazione di un sottopasso ciclabile, posto in attraversamento all’isola triangolare della rotatoria del comparto C5, ed di un ulteriore sottopasso carrabile alla progressiva 3.600,70 – sezione n° 248

Il Tratto n° 4 che si sviluppa per circa 1200 metri, si configura sviluppandosi dall’intersezione con la ex S.S. 591 sezione 282 dove e stata inserita una rotatoria a raso, avente raggio esterno pari a 24,50 e corona giratoria di 8,00 metri, atta a convogliare sia i flussi veicolari diretti verso il centro abitato di Codogno sia verso Castiglione d’Adda. Fino a raggiungere l’opera “Sottopasso S.C. Maiocca” sezione 368 le livellette di questo tratto hanno valori compresi tra 0,00 e 0,22% e un solo raccordo concavo con raggio 10000 me-tri, il progetto prevede la realizzazione di un sottopasso per permettere il collegamento viabilistico tra la Frazione Maiocca, posta in Comune di Codogno e l’attuale sede stradale della ex S.S. 234, con annesso la realizzazione di un nuovo tratto stradale di complessivi 860 metri.

Il Tratto n° 5, prevede il suo sviluppo per circa 600 metri (sezioni 368-445) , partendo dal Sottopasso S.C. Maiocca , sino all’intersezione con la S.S. 234, dove è prevista l’interconnessione che verrà gestita mediante la realizzazione di una rotatoria a raso, avente raggio pari a 25,50 metri e corona giratoria di 8,00 metri Tale rotatoria, è connessa all’arteria principale attraverso due bretelle di raccordo che partendo dalla sezione 391 progressiva 5.350,00, si sviluppano in parallelismo all’arteria principale per circa 500,00 metri ciascuna; l’altimetria di tale tratto prevede un sostanziale innalzamento di quota per consentire il ripristino del franco minimo imposto da RFI con il nuovo manufatto: difatti la livelletta parte con una pendenza del 0,22% per poi passare quasi subito, tramite un raccordo altimetrico concavo di raggio 5000 metri, al 3,31% e consentite di inserire un raccordo convesso di raggio 7000 metri. Inoltre, è prevista la posa di n° 2 sottopassi prefabbricati (sezione 388 e sezione 428) per mantenere il godimento della viabilità locale esistente dove e previsto una deviazione dell’asse viario, per favorire l’immissione nella rotatoria.

Il Tratto n° 6 parte dalla sezione 445 dove troviamo l’interconnessione della S.S. 234, fi-no ad arrivare al fine lotto dove troviamo la S.S. 9 “Via Emilia” in Comune di Casalpusterlengo, dove è prevista l’interconnessione con la futura variante predisposta dall’Anas per ovviare alle ormai esposte situazioni disagiate derivanti dall’elevato flusso veicolare in transito all’interno del centro abitato di Casalpusterlengo. In una prima fase l’intersezione con la S.S. 9 “Via Emilia” verrà gestita mediante la realizzazione di una rotatoria a raso, avente raggio pari a 25,50 metri e corona giratoria di 8,00 metri, atta a convogliare l’elevato traffico che si sviluppa sia in direzione Piacenza, sia in direzione Milano. In una seconda fase, una volta realizzata la sopraccitata variante, il progetto in oggetto, prevede la realizzazione di un sottopasso prefabbricato alla rotatoria stessa che permetterà l’interconnessione con la nuova arteria al centro abitato di Casalpusterlengo. Il collega-mento a tale rotatoria sarà gestito mediante la costruzione di n° 2 rampe di raccordo del-la lunghezza complessiva di 300,00 metri ciascuna; alla sezione 450 progressiva 5929,62 il sottovia ferroviario della linea Milano-Bologna. Inoltre, è prevista la posa di n° 2 sottopassi prefabbricati (sezione 474 e sezione 514) per mantenere il godimento della viabilità locale esistente. L’altimetria di tale tratto prevede una sostanziale diminuzione di quota per con-sentire la realizzazione della futura interconnessione con la variante di Casalpusterlengo; le livellette di questo tratto hanno valori compresi tra -1,40 e -3,18% con tre raccordi altimetrici, il primo e il terzo di tipo convesso di raggi 7900-8000 metri e il secondo di tipo concavo di raggio 5000 metri.

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